Kahlil Gibran
Kahlil Gibran nasce il 6 gennaio 1883 a Bisherri, nel Libano, da famiglia maronita. Nel 1894 la madre di Kahlil, Kamilah, lascia il Libano per stabilirsi a Boston. Il padre di Kahlil rimane però in Libano, forse recluso in prigione. Il nome completo di Kahlil era Gibran Khalil Gibran (traslitterato anche in Jabran Khalil Jabran) e sembra che sia stata un'insegnante di inglese della Quincy Public School di Boston a suggerirgli di eliminare il primo nome e spostare l' "h" del secondo. Dal 1898 al 1901, Gibran torna in Libano mentre nel 1902-1903 perde la sorella Sultana e il fratellastro Boutros, uccisi dalla tubercolosi, mentre la madre muore di cancro. Nel 1904, Gibran conosce Mary Heskell, che diventa la sua mecenate e la sua collaboratrice. Nel 1911 si trasferisce a New York, dove apre uno studio e si dedica alla letteratura e alle arti figurative. Diventa presidente di Arrabitah-al-Alimia, un'associazione di poeti e letterati arabi immigrati in U.S.A., i "mahjar", scuola innovativa che introduce l'influsso occidentale nella tradizione araba conservatrice. Gibran muore il 10 aprile 1931, di cirrosi epatica e tubercolosi incipiente ad uno dei polmoni.
Opere di Kahlil Gibran:
al-Musiqah (1905)
Il folle (1918)
Il vagabondo (1920)
Il Profeta (1923)
Sabbia e schiuma (1926)
Gesù Figlio dell'Uomo (1928)
Gli dei della terra (1931)
La voce del Maestro (1958)
Qui riporto qualcuna delle "Massime Spirituali" (1962).
* Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada.
* Più doni elargirai, più vedrai diminuire il numero degli amici.
* Qualcuno disse a un inguaribile chiacchierone: "La tua parlantina placa e guarisce le pene del cuore". Da quel giorno costui tacque e si vantò di essere medico.
* Alcuni credono che ammicchi loro, quando in realtà chiudo gli occhi per evitare il loro sguardo.
* Se la religione mira a una ricompensa, se il patriottismo serve interessi egoistici, se l'istruzione è in funzione della carriera, preferisco essere un non credente, un non patriota e un umile ignorante.
* Verrà un giorno in cui l'uomo rinnegherà ogni affinità con noi così come noi oggi rinneghiamo ogni affinità con le scimmie.
* Dicono che il silenzio sia di chi s'accontenta; ma io vi dico che il rifiuto, la ribellione e il disprezzo si annidano nel silenzio.
* Verità è figlia dell'Ispirazione; analisi e discussione allontanano dalla Verità.
* C'è chi cerca il piacere nel dolore; c'è chi non sa detergersi se non nella sozzura.
* Tre cose amo nella letteratura: la ribellione, la perfezione e l'astratto. Tre cose detesto: l'imitazione, il travisamento e la complessità.
* Se devi scegliere tra due mali, la tua scelta non cada su quello più segreto, ma sul più manifesto, anche se quest'ultimo sembra più grave dell'altro.
* La musica del mare si ferma sulla riva o nel cuore dell'uomo che l'ascolta?
* Cercano di nutrirmi con il latte della commiserazione; se soltanto potessero sapere che sono stato svezzato da quest'insulso alimento fin dal giorno della mia nascita.
* Strano che la virtù mi arrechi solo male, mentre il male da me commesso non mi ha mai arrecato danno. E tuttavia continuo con ardore a praticare la virtù.
* Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna; se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola; se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
* La vita ci bacia sull'una e l'altra guancia di giorno e di mattina; ma ride delle nostre grandi imprese alla sera e all'aurora.
* Dio ha creato la Verità con molte porte, per accogliere ogni credente che bussi.
* Il fiore che spunta sopra le nuvole mai appassirà. Il canto che fiorisce sulle labbra delle spose all'alba mai verrà meno.
* Dalla mia oscurità nacque una luce che mi rischiarò il cammino.
* Le nostre anime percorrono spazi di Vita non misurabili per mezzo del Tempo, nota invenzione dell'uomo.
* Tra gli uomini ci sono assassini che non hanno ancora sparso sangue, ladri che non hanno ancora rubato nulla, e bugiardi che finora hanno detto la verità.
* L'istruzione non getta il seme in te: fa germogliare i tuoi semi.
* Quando la terra espira ci dona la vita. Quando inspira, è per noi tempo di morire.
* Martirio è la discesa volontaria dell'anima suprema al livello dell'anima caduta.
* La costrizione è uno specchio in cui chi osserva a lungo vedrà la propria anima tentare di suicidarsi.
* Chi può separarsi dalla propria sofferenza e solitudine senza avvertire nel proprio cuore una lacerazione?
* Divieti e proibizioni religiose arrecano più danni dell'anarchia.
* L'uomo veramente religioso non abbraccia alcuna religione, e l'uomo che ne abbraccia una è privo di religione.
* Pianti e lamenti funebri si addicono a coloro che, dopo essersi soffermati dinnanzi al trono della vita, se ne allontanano senza lasciarle tra le mani una goccia di sudore della propria fronte né sangue del proprio cuore.
* Il tremito degli uomini scossi dalla tempesta della vita li fa sembrare vivi. In realtà sono già morti sin dal giorno della nascita; giacciono senza sepoltura e dai loro cadaveri si alza fetore di putredine.