Ennio Flaiano
Qualche aforisma di Ennio Flaiano, tratti da "Diario degli errori"; mi piacciono molto perché ricordano alcuni degli Aforismi di Cioran....
* Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire.
* Aspettare che le cose maturino da sole, non prendersi pena di anticiparle. Trarre dalla vita quel poco che può darti giorno per giorno, non macerandosi per un domani che deve comunque arrivare, o che può non arrivare.
* Lei non può immaginare quanto io non sia irremovibile nelle mie idee.
* Arriviamo delusi a ogni età della vita, perché potremmo fare (anzi, ci viene offerto) ciò che ci sarebbe piaciuto in un'età precedente. Oggi rifiutiamo ciò che ieri ci avrebbe lusingato. Tutto insomma, arriva tardi. Non parliamo poi della morte, che arriva quando non ci interessa più.
* Viviamo di ricordi e di immaginazioni. Queste, per la futura attività. Tutto ciò che facciamo ci sembra senza peso, evitabile, noioso. Quel che abbiamo fatto si confonde con quello che vorremmo fare.
* Si arriva a una certa età nella vita e ci si accorge che i momenti migliori li abbiamo avuti per sbaglio. Non erano diretti a noi.
* ... I sentimenti stessi diventano provvisori come in una sala d'aspetto, dove gli oggetti ci colpiscono per la loro bieca inutilità.
* Il raffinato orgoglio della rassegnazione.
* Ogni uomo ha la convinzione di una relativa immortalità.
* La luce violenta ha del funereo come il buio. Funerali nella canicola.
* Un altro anno ci lascia. Abbiamo vissuto commettendo errori, l'unico modo di vivere senza cadere. Vivere è una serie ininterrotta di errori, ognuno dei quali sostiene il precedente e si appoggia sul seguente. Finiti gli errori, finiti tutti.
* Quattro, sono anzi tre, anzi due, le ragioni del mio improvviso esistere: l'idea che veramente si muore.
* ...Una sensibilità acuita al punto da fargli vivere l'intero ciclo della vita, ogni giorno e ogni anno, il crepuscolo lo uccide, l'autunno lo rattrista. Non sa più godere le gioie delle stagioni e delle ore del giorno: in ognuna vede un'allusione al tramonto. Agogna il meriggio e il sole pieno dell'estate, che sono la vita.
* Che importanza ha essere vissuti per tanti anni, se un giorno solo ci fa capire che non ci resta niente?
* C'è una forma di pazzia che consiste nella perdita di tutto, fuorché della ragione (Frassineti)